Gestione dello smart working: è ora di fare sul serio

Si avvicina il momento in cui le aziende potranno tornare alla normalità, ma un anno di emergenza sanitaria ha modificato completamente l'organizzazione del lavoro e ha evidenziato i vantaggi dello smart working, per le aziende e per i loro dipendenti.  Quindi, come prepararsi?  Qualcuno si sta già organizzando, e con successo. Una riflessione e una proposta.  


I vantaggi dello smart working.

I vantaggi dello smart working

Molte aziende stavano sperimentando modalità di lavoro da remoto e di lavoro agile già prima dell'emergenza sanitaria.  Poi, un anno fa, nel giro di un fine settimana, il mondo delle aziende e del lavoro si è capovolto:  gli uffici si sono spostati nelle case e spesso il confine tra lavoro e vita personale è diventato meno chiaro, meno definito, a tutti i livelli aziendali e sono emersi anche problemi e difficoltà.

È emersa in modo chiaro la differenza tra uno smart working, ben pensato e ben organizzato, rispettoso delle persone e dei tempi di vita e di lavoro, e il “lavoro da casa” in cui non esistono più orari e confini tra lavoro e vita personale, un lavoro da remoto privo delle caratteristiche di libertà e flessibilità patrimonio dello smart working di valore.

Nonostante le difficoltà di un cambiamento così repentino, si sono create nuove abitudini, e nuovi stili di lavoro, individuale e di gruppo. 

Mano a mano che i problemi sono stati affrontati e risolti, molti hanno potuto apprezzare i vantaggi del lavoro da remoto e, come emerge dalla ricerca The State of Remote Work 2020, oggi la grande maggioranza dei lavoratori vorrebbe poter mantenere un certo grado di flessibilità nell'organizzazione del proprio lavoro anche in futuro.

Gestione dello smart working: il caso Telenor.

gestione dello smart working

Sigve Brekke CEO di Telenor, la societa norvegese di telecomunicazioni, ha recentemente deciso di offrire a ciascuno dei suoi 20.000 dipendenti la possibilità di scegliere quanto tempo lavorare in ufficio e quanto da remoto. 

Come ha spiegato durante un'intervista con il World Economic Forum, Brekke ha notato un deciso aumento della produttività legato alla possibilità per ciascun lavoratore di organizzare il proprio lavoro in autonomia. Questo gli ha consentito di immaginare un'evoluzione dell'organizzazione aziendale e del lavoro basata su fiducia e flessibilità.

Brekke ha potuto usufruire anche dell'esperienza di altre aziende che avevano introdotto già da molti anni lo smart working con risultati molto positivi.  In queste aziende, i dipendenti, liberi di organizzare autonomamente il proprio lavoro, hanno scelto in media di lavorare in sede tre giorni alla settimana e da remoto due giorni alla settimana. Dedicando quindi un tempo adeguato al lavoro in presenza per garantire la collaborazione con i colleghi e gli altri settori dell'azienda.

In queste aziende è diventato normale pensare agli uffici come i luoghi della socializzazione con i colleghi e della collaborazione con il proprio team e con gli altri settori aziendali, mentre è diventato normale svolgere tutte le altre attività organizzando il proprio lavoro in autonomia e da remoto.

In Telenor è l'organizzazione complessiva dell'azienda che viene ripensata:  un'organizzazione del lavoro basata su fiducia e flessibilità incoraggia il passaggio da strutture gerarchiche rigide a nuovi stili di lavoro che privilegiano l'integrazione tra funzioni, la modalità progettuale, l'auto organizzazione dei gruppi di lavoro.

Quale sarà l'organizzazione del lavoro del futuro?  Il caso Salesforce.

Gestione dello smart working


Salesforce, la società americana di cloud computing presente in 36 Paesi del mondo, ha appena pubblicato  le nuove linee guida sull'organizzazione del lavoro  e le ha chiamate molto significativamente:  Work From Anywhere

Brent Hyder, President & Chief People Officer di Salesforce, ha deciso di offrire a tutti la libertà di poter scegliere il modo in cui lavoreranno d'ora in avanti, anche quando rientrare di persona in ufficio sarà sicuro da un punto di vista sanitario.

Le linee guida Work From Anywhere prevedono tre possibilità:

·         flessibilità: la maggior parte dei dipendenti in tutto il mondo lavorerà in modo flessibile. Ciò significa che saranno in ufficio da 1 a 3 giorni alla settimana per la collaborazione in team, le riunioni con i clienti e le presentazioni

·         completamente da remoto: i dipendenti che non vivono vicino a un ufficio oppure  che hanno ruoli che non richiedono di lavorare in ufficio potranno lavorare da remoto a tempo pieno

·         in sede: una parte minima dei dipendenti lavorerà in ufficio 4 o 5 giorni alla settimana, ma solo se ricoprono ruoli che lo richiedano.

Per Brent Hyder: “i nostri dipendenti sono gli artefici di questa strategia e la flessibilità sarà fondamentale per il futuro. È nostra responsabilità in quanto datori di lavoro consentire ai nostri dipendenti di svolgere il proprio lavoro scegliendo il programma che funziona meglio per loro e per i loro team e  fornire opzioni flessibili per renderli ancora più produttivi.”

I principali obiettivi di questa scelta sono tre. Definiscono chiaramente la visione e la direzione strategica  dell'azienda, e vanno ben oltre la convenienza economica e logistica:

·         promuovere una maggiore uguaglianza tra i lavoratori

·         reinventare gli spazi di lavoro

·         dare priorità alla salute e alla sicurezza.

Il business coaching: una risorsa per la gestione dello smart working.

Paola Cutaia Business Coach

Un percorso di business coaching può accompagnare efficacemente gli imprenditori e i manager nella ridefinizione di una nuova organizzazione aziendale e del lavoro che faccia tesoro dei vantaggi dello smart working per le aziende e per i loro dipendenti avendo ben chiari anche gli errori e i problemi che il lavoro da remoto non ben organizzato ha creato per le persone, le famiglie, le aziende.

Se vuoi approfondire il tema di come opera il business coaching nell’epoca dello smart working, puoi leggere il mio articolo: Il business coaching online: una risorsa a portata di click.

È questo il momento giusto per trovare il tempo e l'energia per preparare una gestione che non sia emergenziale e definire una nuova visione di futuro che crei successo per le aziende e benessere per chi ci lavora.  

Conclusioni

È dimostrato che lavorare in smart working genera benefici importanti sia per le organizzazioni che per i dipendenti, e non solo in epoca di emergenza sanitaria.

Il lavoro a distanza genera valore per le persone e per le aziende solo se è basato su fiducia e flessibilità.

Ricerche recenti confermano che le persone hanno bisogno di socialità e di collaborare con i colleghi, ma allo stesso tempo desiderano mantenere anche in futuro un certo grado di flessibilità nell'organizzazione del proprio lavoro. 

Soluzioni ibride che consentano la presenza in ufficio alcuni giorni alla settimana e il lavoro da remoto negli altri giorni potrebbero essere la soluzione vincente per la gestione dello smart working per la maggior parte delle aziende e per la gran parte di lavoratori.

Il passaggio a queste nuove modalità di organizzazione aziendale e del lavoro richiede cambiamenti importanti anche nella mentalità e nelle abitudini dei datori di lavoro e dei manager e può essere facilitato con percorsi di business coaching, individuali e di team.

Vuoi maggiori informazioni?

puoi leggere il mio articolo: il business coaching online: una nuova risorsa a portata di click

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Paola Cutaia Business Coach

Sono Paola Cutaia, Professional Certified Coach accreditata dalla International Coach Federation.

Credo fortemente che le organizzazioni di successo siano quelle in grado di generare nuove idee e produrre grandi innovazioni e che possano farlo solo sviluppando pienamente il potenziale delle loro risorse più preziose:  le persone.

Per più di vent'anni ho lavorato come dirigente e CEO di organizzazioni non profit, profit e governative. Mi sono occupata di consulenza industriale, sono stata National Director di Amnesty International Italia e capo della segreteria del Ministro per la cooperazione internazionale.

Oggi collaboro con Università e Business School, oltre che con società di consulenza italiane e internazionali.

Studio, sperimento e insegno nuove strategie e tecniche per portare innovazione nelle organizzazioni coniugando inclusione e performance.

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